L'acqua non deve essere sprecata né inquinata
Se vogliamo parlare di turismo sostenibile, l’acqua non deve essere sprecata o inquinata.
L’acqua è una fonte preziosa di nutrimento e cura per noi esseri umani, ma anche un elemento naturale di rara bellezza (lo so bene io che vivo a Como). E’ una risorsa preziosa per il corpo e per la mente. E’ l’intero mondo degli animali acquatici e strumento molto utile per ottenere energia, raffreddare, cucinare.
E’ un elemento talmente importante per la vita sul nostro pianeta che non possiamo neanche pensare di sprecarne una goccia.
In questo sito parliamo di turismo sostenibile, per questo motivo non voglio dilungarmi su ciò che è al di fuori, anche se è tutto collegato. Preferisco dedicare le mie energie a ciò che incide direttamente il settore turismo e ospitalità.
In particolare le attività inerenti il settore che voglio considerare oggi sono: visitare una destinazione, dormire e mangiare in un luogo.
L’acqua è elemento naturale primario per molte destinazioni: pensa alle località di mare, isole oceaniche, zone lacustri di montagna o pianura, fiumi e zone umide.
Quando si visita un luogo di questo genere l’acqua è l’attrattiva, ma anche l’ostacolo principale. I trasporti non saranno uguali ad altri luoghi senza questo elemento e si dovranno inoltre tenere in considerazione alcune accortezze. Bisogna inquinare meno, mi dispiace dover menzionare questa parte basilare in un articolo del genere, ma la maleducazione circolante mi obbliga a farlo.
Se gettiamo carte, mozziconi di sigaretta, plastiche o altro sulla strada è come se la stessimo gettando in acqua. In questo modo inquiniamo il suolo e anche l’acqua e gli esseri viventi che vivono nei due habitat subiscono lo stesso inquinamento (inalato, ingerito).
Abbiamo iniziato volendo considerare la destinazione, ebbene una volta giunti a destinazioni, per muoverci al suo interno dobbiamo scegliere come muoverci. Il Lago di Como è ormai famoso per i battelli e i tour con barche private, ma ciò che non si conosce è lo status delle imbarcazioni del servizio pubblico che ritengo essere tra le più inquinanti d’Europa, poichè molto vecchie. Gli autobus, seppur meno affascinanti, dovrebbero essere scelti perchè sono sicuramente meno inquinati.
Nel periodo estivo, i visitatori spesso considerano il territorio del lago di Como come è per noi residente il mare: luogo di vacanza in spiaggia. Andrebbe evidenziata maggiormente l’inquinamento prodotto dalle creme e dai cosmetici in generale delle persone che entrano in acqua, andrebbero ricercate e promosse dei prodotti alternativi, migliori sia per la protezione della pelle, che per l’impatto in acqua. Ho visitato diverse località di mare, dall’Australia agli Stati Uniti e sempre più si trovano in commercio prodotti ocean friendly .
In generale, se riflettiamo solo un pochino prima di visitare una destinazione possiamo fare dei piccoli accorgimenti per avere un impatto minore possibile.
- Tenere una borsetta di tessuto richiudibile, permette in caso di bisogno di trasportare cartacce, bottiglie di plastica vuote, e mozziconi di sigaretta spenti (nei fantastici posacenere portatili) fino al primo cestino.
- Scegliere mezzi di trasporto più recenti (credimi si vede), ci permette di inquinare meno il territorio, compresi gli elementi d’acqua.
- Acquistare creme per il sole ocean e reef friendly.
Cosa dovrebbero fare gli enti pubblici per tutelare l’acqua?
- Aumentare il servizio di pulizia del territorio (un territorio come il mio o la Liguria che ha montagna, pianura e mare deve occuparsi di ognuno di questi habitat).
- Coinvolgere sempre più associazioni e residenti nelle attività di CleanUp per educare e sensibilizzare le varie fasce della popolazione.
- Inserire nuovamente educazione civica a scuola. O come dopo scuola obbligatorio.
- Controllare e multare chi inquina.
- Provvedere a mezzi di trasporto più nuovi, valutare ogni quanti anni è necessario cambiare i mezzi per garantire sia una servizio decente, ma anche migliori tecnologie e diminuzione dell’inquinamento.
- Regolare l’uso di aziende e privati, soprattutto durante il periodo estivo e in base alla quantità disponibile per i residenti.
Abbiamo menzionato qualche riga fa l’importanza di non inquinare suolo e acque. Una delle ragioni in più per non farlo è che spesso da queste aree arriva il cibo che mettiamo in tavola. Abbiamo nella nostra bella Italia suoli produttivi che ospitano campi agricoli, abbiamo pescatori che pescano nei laghi, mari, fiumi e altre aree lacustri, abbiamo allevatori e cacciatori che provvedono al cibo grazie ad altri animali che mangiano ciò che trovano nel suolo.
E’ davvero sciocco non tenere in considerazione tutto questo. Oltre a non inquinare noi come singoli individui dovremmo pretendere che falde acquifere, suoli e montagne non siano inquinati da industrie e aziende.
Noi mangiamo ciò che produciamo, produciamo inquinamento? Benissimo, mangeremo inquinamento!
Solo dopo arrivano tutte le soluzioni che i ristoranti possono mettere in atto per non sprecare acqua durante i lavaggi delle stoviglie, pentole e strumenti.
Solo dopo possiamo considerare di proporre acqua di rubinetto invece che in bottiglia per contribuire a produrre meno plastica, vetro o altri materiali per contenitori.
Solo successivamente a quanto detto in precedenza, in hotel, possiamo valutare di usare poco l’aria condizionata o i frigoriferi di più alti standard di efficienza o altri impianti di raffreddamento che necessitano acqua per abbassare la temperatura.
Sia in hotel che al ristorante possiamo controllare e far sistemare l’impianto idraulico in modo da diminuire o meglio ancora annullare le perdite.
Si fa tutto in realtà, perché fare meglio è bello e perché rendere i sistemi più efficienti significa risparmiare. E’ necessario però renderci conto che il sistema non può funzionare se sono solo le singole attività a prendere l’iniziativa.
Notizie rilevanti/ normativa esistente
Il divieto di balneazione indica un problema di inquinamento eccessivo e perciò non si può fare il bagno nelle aree indicate.
Il monitoraggio goletta verde di Legambiente può essere un utile alleato in Italia https://golettaverde.legambiente.it/mappa-monitoraggi/
Il divieto di monouso di plastica in spiaggia (per i lidi) esiste dal 2021 ma il recepimento della norma europea SUP sta richiedendo tempi biblici. Le scelte dei singoli comuni sembrano separate, invece sono parte del processo che
In base a quanto stabilito dalla nuova versione dell’articolo 255, comma 1 del Dlgs 152/2006, novellata dall’articolo 6-ter del Dl 105/2023 introdotto dalla legge di conversione 9 ottobre 2023, n. 137, chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da mille a 10mila euro (in precedenza, la norma prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3mila euro). La pena è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi.
https://www.reteambiente.it/news/52639/abbandono-rifiuti-dal-10102023-sanzioni-penali-per-tutti/
Nei paesi europei, compresa l’Italia, l’inquinamento idrico è prevenuto attraverso un sistema di depurazione capillare. Nonostante questo il malfunzionamento degli impianti o rottura accidentale delle tubature, possono provocare ingenti problemi di contaminazione legati allo scarico delle acque reflue.
Gli scarti dell’industria inoltre non sempre vengono opportunamente depurati e possono rilasciare nell’acqua sostanze tossiche come il mercurio, il cromo e il piombo.
L’agricoltura è una delle principali fonti di inquinamento idrico. In questo caso i fertilizzanti e i pesticidi finiscono nelle falde acquifere e da esse nei corsi d’acqua e infine in mare.
Purtroppo le sanzioni pecuniarie sono troppo basse per essere sufficienti a far desistere gli sversamenti.
Sara – consulente per il turismo
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