Ciao! 

Hai mai sentito parlare di Blue economy? 

NO? Allora questo articolo fa per te! Sono Sara, consulente per il settore turismo e in questo canale parlo di turismo, sostenibilità , teoria e pratiche concrete per diventare un operatore o un’operatrice più sostenibile. 

Preferisci guardare o ascoltare? Ecco il video. 

Devi sapere che mi piace molto informarmi e formarmi in modo informale.. ok troppe ripetizioni ma hai capito cosa intendo? Fare ricerche online, trovare informazioni curiose e dopo aver verificato le fonti studiarle e comprenderle. 

Più o meno in questo modo sono entrata in contatto con la blue economy di Gunter Pauli, imprenditore, economista e membro de il club di Roma è stato definito da alcuni lo Steve Jobs della sostenibilità. Lui in twitter si definisce progettista di nuovi modelli di business, fornitore di soluzioni utilizzando ciò che è disponibile. 

Il club di Roma è una associazione non governativa, non-profit, di scienziati, economisti, uomini d’affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti la cui missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l’umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili. 

The Blue Economy, un titolo che può confondere in quanto blue economy indica in inglese l’economia legata agli oceani e al mondo sottomarino, è definita dall’autore un modello di economia a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile grazie alla trasformazione in merce redditizia di sostanze precedentemente sprecate e considerate di scarto. 

Rappresenta uno sviluppo dell’economia verde: mentre quest’ultima prevede una riduzione di CO₂ entro un limite accettabile, l’economia blu prevede di arrivare ad emissioni zero di CO₂. 

Il modello è stato proposto da Gunter Pauli nel libro The Blue Economy: 10 years, 100 Innovations. 100 Million Jobs. L’obiettivo dell’economia blu non è di investire di più nella tutela dell’ambiente ma, grazie alle innovazioni in tutti i settori dell’economia che utilizzano sostanze già presenti in natura, di effettuare minori investimenti, creare più posti di lavoro e conseguire un ricavo maggiore. L’economia blu si basa sullo sviluppo di principi fisici, utilizzando tecniche scientifiche come la biomimesi.

Sto rileggendo Blue economy 2.0 del 2015 in questi giorni e gli esempi mostrati e spiegati sono fenomenali, alcuni propongono delle soluzioni talmente interesssanti a livello concettuale e anche operativo ed economico che viene da chiedersi come mai gli imprenditori non abbiano visto prima queste enormi opportunità. 

Ad esempio, per quanto riguarda il settore minerario, la possibilità di produrre carta con la pietra, cioè i residui o le scorie, che è secondo quanto riportato dal libro è uno degli investimenti più rilevanti di questo settore. 

A Taiwan, Shih Huei Liang studiò e trovo’ il processo giusto e i macchinari gusti per poterla produrre . Adottare questo processo non porterebbe solo il vantaggio di un nuovo prodotto per le industrie minerarie, ma anche non dover più abbattere gli alberi per produrla, non dover utilizzare acqua per produrla e avere costi molto più bassi rispetto ad una cartiera tradizionale e avrebbe inoltre l’ulteriore beneficio di creare migliaia di posti di lavoro. Si indica Johannesburg in Sudafrica come esempio,il miliardo di tonnellate di detriti che nel 2014-2015 sono stati abbandonati permetterebbero di soddisfare la richiesta di carta per almeno 4 anni e si tratterebbe della più grande macchina crea lavoro vista in sudafrica.    

Ho menzionato questo esempio relativo alla carta perchè nel 2016 ho potuto toccare con mano carta fatta dalla pietra durante il wtm di Londra, prodotta in Spagna e utilizzata da alcuni colleghe spagnole per le brochure della propria attività. 

Per oggi è tutto, spero che questo video ti abbia ispirato. Se è così fammelo sapere con un mi piace e un commento così se ti interessa posso condividere anche altri esempi interessanti! 

Sara – consulente per il turismo

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