Oggi parliamo di soluzioni allo spreco di cibo nel turismo. Ogni mese o due cercherò di proporre delle soluzioni a problematiche di questo tipo: ho voluto iniziare con lo spreco di cibo perché si tratta di una problematica che mi sta molto a cuore

Le soluzioni a questi problemi deriveranno in parte dalla mia esperienza diretta e in parte da soluzioni proposte da colleghi alle peggiori problematiche del settore turismo.

Mi auguro di esserti utile! Mi raccomando leggi tutto fino alla fine per non perdere nessuna delle soluzioni che ho che ho scovato per te.

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Perché lo spreco di cibo mi sta tanto a cuore? E perché è utile affrontarlo nella maniera più saggia possibile?

Innanzitutto lo spreco di cibo nel turismo può avvenire a diversi livelli: può accadere in un hotel perché nell’ accommodation ci sono diversi livelli di trattamento che includono il cibo: si può fare ad esempio la pensione completa, la mezza pensione o la colazione. In ognuna di queste occasioni c’è sempre una parte di spreco, soprattutto se utilizziamo come metodo quello molto comodo per gli operatori, del buffet. 

Per quanto riguarda il motivo per cui desidero trovare soluzioni a questa situazione è sicuramente in parte perché non amo gli sprechi, non amo essere parte di un processo, di una situazione che spreca soprattutto nel momento in cui ci sono tante persone che in realtà avrebbero grande bisogno di un aiuto da parte di tutti gli operatori. 

Non è solamente l’hotel il luogo dove si spreca cibo: ristoranti, bar e tutti gli itinerari che prevedono lunghe soste per dei pranzi, delle cene, delle degustazioni.
Questo succede perché spesso si vuole giustamente dare il meglio possibile ai nostri ospiti e questo meglio spesso viene visto dalla parte di entrambi, cioè sia dagli ospiti che dagli operatori come l’abbondanza.

Se dai abbondanza di cibo, di scelta, di tutto l’ospite si sentirà pieno di generosità, sentirà benvenuto, si sentirà apprezzato e si sentirà soprattutto sazio. 

Ovviamente dietro a questa situazione oltre alla parte emotiva c’è un’importante parte economica che può avere giovamento da una riduzione dello spreco e per questo oggi ci tenevo a raccontarti un po quelle che sono le mie le mie idee, le mie aspirazioni e le mie azioni.

spreco di cibo: colazione 5 stelle
Foto in rappresentanza dell’abbondanza che si desidera offrire presa dall’articolo del sole 24 ore che descrive una colazione 5 stelle: Dove fare una colazione a 5 stelle nei migliori hotel in Europa
https://www.ilsole24ore.com/art/dove-fare-colazione-5-stelle-migliori-hotel-europa-AEJTjTTG

Forse hai già sentito o letto che gestisco un piccolo hotel, in questo contesto racconto una parte delle decisioni prese proprio direttamente da parte mia.

Ho iniziato a fare delle ricerche a inizio anno tra gennaio e febbraio e le due
soluzioni che mi sono sembrate più idonee per le mie necessità, per la necessità del mio piccolo hotel sono (1) fare degli accordi con delle organizzazioni no profit del territorio che si adoperano per portare cibo a persone in difficoltà e (2) individuare la modalità migliore per ridurre lo spreco.

1. Trovare accordo con una organizzazione no profit per donare cibo avanzato

A seconda dei diversi livelli di organizzazione di ogni struttura questo genere di accordi è possibile. Il mio hotel, ad esempio è a gestione familiare e ha bisogno di  trovare una soluzione non troppo impegnativa per poter dare appunto questo contributo.

Ho trovato attraverso una lista di cui faccio parte che si occupa di
scambio – cerco – offro alcuni contatti interessanti. Ho chiesto alle persone che normalmente frequentano questa lista e-mail quale idee avessero in merito e cosa si potesse fare per trovare una soluzione.  La mia idea di partenza era però di trovare qualcuno a cui dare il cibo avanzato, ma assolutamente godibile, in quanto molto spesso siamo stati noi stessi a portarlo a casa a mangiarlo  diciamo dopo l’orario di chiusura della cucina.

2. Utilizzare la tecnologia e le App per migliorare il la comunicazione e la condivisione del cibo invenduto

Il secondo punto e la seconda idea in realtà lo avevo già individuata facendo
ricerche per il mio sito internet in inglese sustainabletourismworld.com qualche anno fa.

Il fatto di trovare un’ App, di quelle da cellulare per intenderci, dove si potesse
organizzare uno scambio, un ritiro e altre cose di questo genere. Ne avevo trovata
una dalla Gran Bretagna che si chiama PareApp (non più disponibili) e quest’app permetteva alle persone di indicare cosa, dove e quando c’è del cibo avanzato. Questa App era indicata per ristoranti e bar perchè gli utenti che sono interessati ad evitare questo genere di sprechi possono ritirare questo cibo gratuitamente oppure scontato a seconda della proposta del ristorante, dell’hotel, del bar  che la propone.

C’è una corrispondente in Italia, da quello che ho letto sembra sia la versione italiana di un’App internazionale per cui di base inglese e infatti si chiama Too Good To Go che significa “troppo buono per essere buttato”.

Questa ovviamente è una soluzione che sto tenendo in considerazione anche se nel mio caso la terrei solo come ultima ipotesi, ultima soluzione perché cercherò sempre di preferire la donazione a persone in difficoltà piuttosto che la vendita dell’invenduto.

logo dell'app to good to go su smart phone

3. migliorare il servizio per sprecare meno cibo

La terza soluzione interessante ma semplice che ho trovato è proprio quella di lavorare di più sul servizio che si fa: ad esempio ridurre leggermente le singole
porzioni soprattutto nei casi in cui c’è un all inclusive o nei casi in cui parliamo di tariffe con mezza pensione e pensione completa. E’ stato riscontrato da WRAP che è il Resource for Action Programme di base in Gran Bretagna il fatto che proprio una minima riduzione dei contorni, in particolare, aiuta la persona a finire ciò che è presente sul proprio piatto. Di conseguenza aiuta a ridurre notevolmente il cibo non non più riutilizzabile.

Un’altra soluzione invece trovata durante il corso del Global Sustainable Tourism Council che ho seguito tra gennaio e febbraio è il fatto di avere dei piatti più piccoli e dei piatti colorati. I piatti più piccoli permettono alle persone di vedere il piatto più pieno anche nei buffet e di conseguenza sono portate a prendere solo ciò che veramente sono pronte a mangiare; invece per quanto riguarda il
colore, questo è un altro studio portato alla luce durante durante il corso, pare proprio che avere dei piatti colorati invece dei classici piatti bianchi aiuti a vedere il piatto pieno e di conseguenza a prendere meno cibo e lasciarne di meno.

Queste sono sono tre piccole soluzioni che possono essere adottate da qualunque struttura a qualunque livello, qualunque ufficio a qualunque livello perché molto spesso anche negli uffici nelle aziende c’è questa problematica, soprattutto se si ha una mensa e se si ha a che fare con un numero abbondante di dipendenti che
utilizzano la mensa. Spero che queste tre soluzioni siano interessanti.

L’idea bonus per ridurre lo spreco di cibo

L’idea bonus, la soluzione bonus, la soluzione  un po’ più impegnativa è
quella del riutilizzo del cibo. In questo caso non si parla del cibo avanzato nel piatto, perché naturalmente al bar o nella nella ristorazione non è possibile fare questo però siccome una delle maggiori fonti di cibo sprecato soprattutto in ambito turistico deriva dalla modalità di preparazione, la soluzione, la quarta soluzione, la soluzione bonus è quella di diventare creativi e utilizzare differenti metodi di preparazione e anche recuperare e diventare creativi nel modo in cui il cibo rimasto e non servito può essere rivisitato e riproposto.

pappa al pomodoro contro lo spreco di pane

Questa idea è sempre stata abbastanza normale nella mia testa e nella testa di molti
colleghi, però è interessante il fatto che Viver verde 100 idee per proteggere
l’ambiente e stare bene proponga 2 esempi: uno il pane che diventa ribollita pappa al pomodoro e questa è in realtà è qualcosa che si può si può fare come dicevo prima a qualsiasi livello. Anche le strutture più piccole, nel caso degli hotel, riescono a gestire un minimo il pane per cui ribollita o pappa al pomodoro.

Il risotto invece può diventare una vellutata frullandola. Questa secondo me è molto interessante io non ci avrei mai pensato. Riso al salto o gli arancini di riso sono un livello, ma pensare di fare una vellutata proveniente da un risotto mi sembra molto interessante e anche molto sfiziosa come idea.

Per oggi questo è quanto, spero che queste queste quattro idee, queste quattro soluzioni ti siano utili e siano interessanti per te.

Per concludere come sempre il compitino a casa: scegli una delle soluzioni proposte inizia ad applicarla subito e naturalmente mi piacerebbe sapere quale hai scelto e come la stai portando avanti. Sia se inizierai da oggi, si sa se ne stai utilizzando già alcune di queste. Lascia un commento per piacere qui sotto e a presto! 

Sara – consulente per il turismo

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