Dati dai residenti in Italia: OVERTOURISM a Venezia

Ciao! Se ti dicessi overtourism e Italia capiresti di cosa ti voglio parlare oggi? Parliamo di turismo sostenibile e una destinazione bellissima, fantastica, dove tutti vogliono andare in italia. Sto proprio parlando di Venezia!

L’opinione dei residenti in alcune aree d’Italia ci aiuta a capire come e dove agire per alleviare gli impatti negativi della situazione e viceversa sviluppare ed evidenziare quelli positivi.

Indagare e monitorare l’umore dei residenti in reazione al turismo è oggi uno dei pochissimi metodi esistenti per sviluppare un turismosostenibile in una destinazione.

Poterti parlare in questo articolo di questo argomento mi riempie di gioia perché la ricerca su questo argomento richiede sempre molto tempo e sono contenta di essere riuscita a trovare questa ricerca, questo secondo caso da presentarti oggi.

Molto spesso i rappresentanti delle destinazioni parlano di turismo sostenibile, turismo responsabile e accessibile senza però capire cosa fare e come procedere per rendere la convivenza tra sviluppo turistico e vita della comunità locale piacevole e mutualmente positiva.


Non ti va di leggere e preferisci guardare e ascoltare? Ecco il video! 




Credo che queste informazioni che stiamo per andare a scoprire assieme siano più importanti oggi e siano comunque importanti oggi alla luce di qualsiasi risultato politico del 20/09/2020 del voto di Venezia, del comune di Venezia.

Il COVID ha dato un’enorme possibilità a questa città, a questa destinazione:  credo e spero che le necessità che scaturiscono da questi dati relativi all’over tourism mostrino quali risposte sarebbero d’aiuto per entrambe le situazioni: overtourism e COVID. 

Per questo motivo ci tengo a condividere qui il link di un articolo di giornale (di internazionale) che spiega in modo abbastanza chiaro quali sono le due situazioni che ci permetteranno di capire quali scelte siano state fatte dai residenti di Venezia. 

La tesi di Maria Vittoria Gardelli, anno accademico 2018 – 2019 dal titolo Impatto del turismo sulla città di Venezia un’analisi della percezione dei turisti, è lo strumento che mi aiuta oggi a condividere alcune informazioni, alcuni dati sia sulla città di Venezia proprio sulla percezione dei residenti e che permette di fare alcune riflessioni su come effettivamente si possa fare un turismo sostenibile per la comunità locale, o per lo meno come si dovrebbe fare. 

Il contesto di Venezia come destinazione è un contesto molto particolare. Nel 1990 la sua carrying capacity massima è stata stimata essere di 22.400 visitatori al giorno. 

Nel 2015 i turisti pernottanti sono stati 10 milioni. I turisti escursionisti sono stati 35 milioni, per non interrompere il flusso di parole lascerò nella descrizione anche un mini glossario delle parole utilizzate.

 

Se moltiplichiamo 22.400 cioè la carrying capacity giornaliera per 365 giorni, otteniamo 8 milioni e 176 mila persone come limite massimo di turisti pernottanti ed escursionisti che la città può reggere. Solo il dato del 2015 dei turisti pernottanti: 10 milioni supera questo totale massimo della carrying capacity

vera carrying capaciyty VENEZIA

Nel 2005 circa si inizia a parlare per Venezia di overtourism, quali sono le conseguenze dell’overtourism? Alcune sono danni ai beni culturali, danni all’ecosistema della laguna, danni alle strutture lignee che sorreggono la città storica, aumento del costo degli immobili per i residenti nel centro storico, il centro subisce per cui un effetto di gentrification: case non abitate vengono vendute per essere convertite in hotel e ristoranti e contemporaneamente compratori esterni acquistano proprietà senza avere fissa dimora o mettendole in affitto. 

GENTRIFICATION video overtourism Venezia

Le tensioni tra turisti, commercianti e residenti sono sorte e cresciute nel corso del tempo, tuttavia anche se questo overtourism è un pericolo, si sa che è un pericolo, limitare il flusso turistico può impattare il sostentamento dei residenti stessi, poiché il 28% degli abitanti dipende totalmente dal punto di vista economico dalla spesa turistica, mentre un 17% ne ottiene parte del proprio guadagno.

Sempre nel 2015 il numero medio di turisti al giorno presenti a Venezia è di 57.430 che è il doppio del numero medio di 22.400 calcolato nel 1990 per la carrying capacity. Un altro dato significativo è la crescita degli annunci presenti di anno in anno su airbnb di case e appartamenti in affitto. 

Il turismo è uno dei settori che permette la vita economica di Venezia nella città storica, per questo, quando si parla di comunità locale e sostenibilità è fondamentale considerare anche le attività commerciali come si sono modificate, evolute e adattate a questo fenomeno che è in corso. 

Uno degli aspetti più interessanti di questa tesi che sto utilizzando per fare una riflessione sull’argomento è quello di andare a fare tramite intervista qualitativa un’analisi delle percezioni non solo dei residenti, ma anche dei residenti con una caratteristica particolare cioè i commercianti. 

I dati riportati dalla tesi indicano al 31/12/2019 praticamente pochi mesi fa una popolazione del centro storico di 52.143 abitanti. Lo studio di Airbnb Healthy Travel and healthy destinations 2018 riporta il risultato che per ogni residente a Venezia vi siano 370 visitatori l’anno per provare a capire a mente la percezione di residenti e commercianti del centro storico di Venezia.

Venezia n annunci per anno su airbnb

Il metodo utilizzato è stato, come dicevo prima, l’analisi qualitativa, il campionamento è stato fatto ad obiettivo molto piccolo e questa è una scelta fatta appositamente perché se vogliamo andare in profondità e utilizzare questo metodo proprio per cercare di capire le percezioni e anche le reazioni emotive non sono le parole degli intervistati. 

Per poter ottenere questo risultato l’intervista è stata fatta in profondità e in modo semi strutturato cercando di interpretare non solo le parole, le descrizioni, le risposte date l’intervistatore, ma anche le reazioni più emotive generalmente non esplicite con la voce. Si è per cui cercato di misurare lo stato d’animo del soggetto intervistato attraverso una scala Likert che va da uno stato d’animo molto alterato, ad uno molto calmo. 

scala likert in aiuto all'intervista

Dove per reazione molto alterata e alterata s’intende se la reazione del soggetto a la domanda lasciasse intendere sentimenti di sdegno nei confronti della tematica o se la risposta fosse stata accompagnata da un tono di voce un linguaggio del corpo agitato; con molto calma, calma invece la reattività del soggetto intervistato alla domanda o il modo in cui veniva fornita la risposta non disturbava lo stato d’animo del soggetto, oppure la conversazione viene accompagnata da un linguaggio del corpo tranquillo per i residenti. 

Le domande sono: 

  1. Dove è nato/ nata?
  2. Dove risiede?
  3. Nella zona in cui vive quanto ritiene le abitazioni siano convertite in strutture ricettive?
  4. Quanto ritiene le locazioni turistiche abbiano modificato le conoscenze tra vicini? 
  5. Quanto ritiene che la zona in cui vive si sia spopolata di residenti? 
  6. Se dovesse scegliere a cosa imputerebbe il calo di residenti nella città storica di venezia?

Per quanto riguarda i commercianti le domande sono

  1. Dove è nato/ nata? 
  2. Dove risiede?
  3. In che anno ha cominciato a lavorare o possedere questo negozio? 
  4. Nella zona in cui lavora quanto ritiene è cambiata la tipologia di negozi? 
  5. Ritiene che la sua clientela sia maggiormente composto da turisti o residenti? 
  6. Quanto ritiene la domanda turistica abbia influenzato l’offerta commerciale della zona in cui lavora?
  7. Concentrandoci sulla sua clientela ritiene che acquistino di più turisti pernottanti o i turisti escursionisti? 
  8. Ritiene che negli ultimi anni i residenti abbiano diminuito i loro acquisti nel suo negozio? 

Alcune riflessioni sulle risposte su questo caso studio.

Le risposte date dai soggetti intervistati non sempre hanno rispecchiato il loro stato d’animo, questo significa che probabilmente c’era qualche freno nelle informazioni che si volevano dare e nelle emozioni che si volevano esprimere. 

I contenuti, invece, i commenti, le risposte fatte dai soggetti possono essere considerati simili, sicuramente le risposte che riguardavano gli acquisti della clientela turistica, per quanto riguarda i commercianti e lo spopolamento nel centro storico, erano accompagnati da stati d’animo alterati, probabilmente perché si tratta di argomenti a cui le persone erano molto sensibili. 

Questa tesi dimostra ulteriormente che il turismo ha influenzato il tessuto delle attività commerciali nel centro storico causando la chiusura di attività per residenti e l’arrivo di un nuovo tipo di clientela.

Tutti e cinque i soggetti intervistati hanno riportato che presso calle della Mandola e calle della Cortesia fino all’inizio degli anni 2000 era possibile trovare diverse tipologie di negozi distinti tra loro e che questi negozi per motivi per lo più economici legati all’aumento degli affitti elevati e la mancanza di clientela hanno dovuto cessare la loro attività.

Quasi tutti gli intervistati hanno riportato avere anche una clientela fidelizzata non residente nella regione Veneto e in alcuni casi una clientela internazionale; vi è un sentimento di mancanza di supporto non solo da parte della clientela residenziale sempre più scarsa, ma anche di quella turistica ritenuta disinteressata ai prodotti artigianali Veneziani o che comunque non siano definibili strettamente turistici e non attenta alla qualità e provenienza dei prodotti.

La maggior parte dei residenti intervistati espresso sentimenti contrariati nei confronti del turismo collegando questo fenomeno con lo spopolamento, tuttavia i più hanno imputato la colpa sia al governo cittadino in quanto ritenuto non in grado di gestire tale flusso, sostenere giovani e famiglie e limitare la portata del fenomeno, ma anche i veneziani stessi in quanto la maggior parte degli intervistati hanno sostenuto che molti si facciano tentare da un guadagno più oneroso legato alle attività ricettive, come ad esempio tramite Airbnb.

Sia i residenti che i commercianti sono stati concordi nelle loro opinioni, percezioni ad affermare che l’impatto del fenomeno del sovraffollamento turistico abbia colpito tutto il centro storico in generale, non solo i sestieri con le attività principali e che abbia cominciato ad avere un impatto nella vita commerciale e residenziale dei veneziani a partire dagli ultimi 25 anni. 

Sia commercianti, che residenti hanno percepito un aumento delle strutture ricettive e la diffusione dei negozi di souvenir come fattori che da diversi punti di vista hanno intaccato la qualità di vita del centro storico. 

In particolare il fatto che il flusso turistico non sia controllato dal punto di vista quantitativo e che non venga in qualche modo limitato o gestito in modo tale da non recare danno a coloro che non hanno a che fare direttamente con il settore turistico.

In modi diversi, in molti hanno auspicato a nuove politiche volte a favorire sia il ripopolamento della città storica veneziana da parte di residenti stabili per non diminuire ulteriormente il numero di residenti e per diversificare i negozi commerciali, oltre che per far ritornare dei professionisti non legati al turismo ed evitare che Venezia diventi una sorta di parco dei divertimenti.

Qualunque scelta sia stata fatta ieri (20.09.2020) di un rappresentante piuttosto che un altro per il comune di Venezia le richieste della popolazione sembrano chiare e ben allineati già tra due categorie generalmente distinte cioè commercianti e residenti.

Il mio suggerimento è di iniziare finalmente ad ascoltare queste richieste: instaurare un dialogo continuo con i vari settori della popolazione e trovare, compatibilmente con anche le necessità attuali legate al COVID 19, le soluzioni che nel medio e lungo termine riporteranno Venezia ad essere una città sostenibile per i propri abitanti. In particolare avendo un’economia maggiormente diversificata che non debba soccombere , se sarà necessario una diminuzione del turismo.

Mio consiglio overtourism Venezia

Prima di chiudere tutto ti chiedo un favore, ti chiedo, se ti è piaciuto il video, di mettere un mi piace per testimoniare l’apprezzamento e di lasciarmi un commento, di farmi sapere qual è la tua opinione su questo argomento e se avevi mai considerato l’over tourism, se ne avevi mai sentito parlare e se e hai qualche idea in proposito.

Mi fa sempre piacere confrontarmi con chi ha un’opinione diversa o con chi ha la stessa ma da un punto di vista diverso. Grazie! Ciao!

Sara – consulente per il turismo